se hai il coraggio di andare a livigno e non fai almeno due tra stelvio, gavia e bernina (senza contare gli annessi) a cireglio nell'accampamento ti faccio passare una notte preoccupata!
stile naja
Missione (quasi) compiuta!
ca 400 km (MARIO ne ha fatti di più), partenza alle 7.30 e via per Lecco, raccogliendo altri amici lungo il percorso.
Da LECCO, gallerie a non finire per arrivare a COLICO per incontrarci con l'ultimo amico.
Puntiamo su CHIAVENNA e facciamo il PASSO DEL MALOJA per arrivare in SVIZZERA.
Alla DOGANA qualche problema perchè sono inflessibili sull'usura degli pneumatici e qualcuno li aveva "alla frutta". Noi scooteristi non siamo nemmeno stati guardati, ma quelli con le moto da sparo...........
Arrivati a SAINT MORITZ, non facciamo in tempo a vedere la stazione del trenino che, una distrazione e un collega con la BANDIT si accerta che l'asfalto svizzero è duro e abrasivo come quello italiano: ginocchio e marchio SUZUKI sul motore grattati e freccia di sinistra rotta.
Tutto sommato è andata bene.
Dov'ero rimasto? Ah già il trenino.
A chi capita di venire da queste parti e ha una giornata libera, faccia un giro su quel treno: estate o inverno che sia, lo spettacolo è mozzafiato.
Per buona parte il percorso si affianca alla strada fino ad arrivare al passo del BERNINA lasciando sulla destra il ghiacciaio del MORTERASCH ( ragazzi si è ritirato un sacco dall'ultima volta che l'avevo visto una quindicina di anni fa'!).
Piu avanti il ghiacciaio del CAMPASC, più piccolo del precedente.
Ripassiamo la frontiera e rientriamo in ITALIA e arriviamo a LIVIGNO da PASSO DELLA FORCOLA.
LA PRIMA COSA CHE FACCIAMO E' IL PIENO AI MEZZI.
E' una zona FRANCA dove (facendo bene attenzione) si possono comprare sigarette (UNA STECCA A TESTA) liquore(1 bottiglia) zucchero, profumeria e altro.
Le gomme del BEVERLY è meglio cambiarle dove le cambiamo di solito perchè ce le hanno offerte a 180 euro la coppia.
Il pranzo? Piatto unico con un assggio delle specialità locali PIZZOCCHERI, CERVO, POLENTA TARAGNA, FUNGHI, SALUMI VARI tra cui, immancabile, la BRESAOLA che qui è di casa (si compra vantaggiosamente).
Al ritorno cambiamo strada, scendiamo per TIRANO.
E' meno divertente e mi ha lasciato un po' turbato perchè abbiamo incontrato un motociclista che si è fatto abbastanza male (una gamba era messa male) e la moto non l'abbiamo vista in strada: i suoi amici guardavano giù da una scarpata.
Ho chiesto ai presenti se era tutto sotto controllo e uno di loro era un medico che aveva stabilizzato la situazione con mezzi di fortuna e l'ambulanza e l'automedica stavano arrivando.
Lascia l'amaro in bocca.
A TIRANO c'erano 34°! Cuoceva il cervello nel casco che sembrava un forno a microonde.
Dopo TIRANO c'è un rettilineo lungo due o tre mesi da fare a 50 / 70 all'ora.
CHE PALLE! Consiglio di fare il giro alla rovescia: alla mattina sopporti meglio!
ABBIAMO fatto tardi e comincia a scurire.
Non facciamo il versante di COMO che è bellissimo, con le ville dell'ottocento di cui è pieno
Le stanno comprando tutte gli attori americani (il primo è stato GEORGE CLONEY).
Sob! torniamo da LECCO e ci reinfiliamo nei tunnel interminabili.
Lascio Ilmario e gli altri e proseguo per casa.
Sono stanco, un po' di mal di schiena, ma contento!
Appena ho un po' di tempo sistemo le foto e le metto nella mia galleria
ALLA PROSSIMA.