ieri, venerdì 25 aprile, ho deciso che il vaffa-day di grillo non era al top dei miei interessi e allora ho pensato fosse il caso di tenere in caldo i muscoli del porconero.
attraverso le basse valli di lanzo e il canavese mi sono fatto una gitarella alla scoperta della diga di taleccio e dintorni.
la diga sta al fondo del vallone del piantonetto a circa 2000sml: si tratta di una diramazione della valle orco, quella che porta a ceresole reale, all'interno del parco nazionale del gran paradiso.
in tutto, considerando che sono poi salito fino al lago di ceresole prima di tornare a valle e che ho allungato qua e là alla ricerca di qualche bella curva, il giro sarà stato di circa 230km.
gli ultimi sei o sette km verso taleccio sono chiusi al traffico ma vista l'assenza di sbarramenti e l'assenza di anime vive al momento del mio transito........italianamente ho scrollato le spalle e ho adottato il mio solito metodo: ne faccio ancora un pezzo e poi vedo!
così sono arrivato in cima, cioè quassù
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passando per di qua
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lassù in alto dove inizia la neve è la diga.
in questa radura c'erano due cerbiatti a brucare l'erba e veramente tante marmotte, direi una decina ma non mi hanno ovviamente dato il tempo di poter fare foto.
sono passato anche di qua
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e di qua
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tutto asfalto, comunque.
oggi invece sono partito per il cuneese e per lo sterrato.
speravo di poter fare almeno un tratto della strada dei cannoni per andare verso il colle sampeyre e invece la neve mi ha fermato poco prima che finisse l'asfalto.
così, deluso, mi sono deciso a tornare a casa presto senza immaginare dove sarei andato a infilarmi solo per il gusto di non rifare la stessa strada.
avevo visto su googlemap che c'era una stradina che portava al misconosciuto colle del prete e pensavo fosse asfalto......
è stato il peggior sterrato che il mio porco abbia mai visto, in particolare gli ultimi km, forse 5 o 6, quelli che per me erano in discesa, sono stati un inferno di fango e pietrazze tale da farmi seriamente dubitare di potercela fare.
ma soprattutto da farmi dubitare della mia sanità mentale: a un certo punto mi sono reso conto che man mano che proseguivo non facevo altro che tagliare alle mie spalle ogni ponte.
la strada che faticavo a fare in discesa non avrei potuto risalirla in nessun modo e se mi fossi trovato davanti la neve sarebbe stato un bel pasticcio!
le foto che ho fatto si fermano in cima alla salita, che non era difficile, dopo avevo altri problemi da risolvere....
in ogni caso, quando ho ritrovato l'asfalto, che gasamento!!!!!!
ce l'avevo fatta!!
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