Come se il tempo si fosse fermato, con un po’ di nostalgia ripenso ad un mese fa…
Sbrigate le ultime pratiche pre-vacanziere all’università, ci affrettiamo negli ultimi preparativi per la partenza. Il viaggio era stato pensato e pianificato da tempo, ma non sapevamo quando e se gli impegni di studi ci avrebbero permesso di farlo, almeno per quest’anno. Carichiamo la belva e si parte, con molti dubbi (mai fatti viaggi lunghi in scooter) e poche certezze, una tra tutte: divieto assoluto di percorrere tratti autostradali, perché
il viaggio su un Beverly non è un semplice trasferimento, ma è parte integrante della vacanza!Partiamo quindi da Giarre (CT) in direzione Gioiosa marea (ME), percorrendo la trafficatissima ss114. Il viaggio è molto lungo, più del previsto. Il sole è forte e la sella, che non è il massimo in comodità, ci costringe a frequenti soste per riposare le parti stanche. Arriviamo al campeggio avendo percorso meno di 200 km ma la stanchezza è tanta e per un attimo si mette in dubbio di completare l’impresa.
Ma la voglia di avventura prende il sopravvento, e così, dopo un giorno di riposo, sveglia all’alba (5.00) smontiamo tenda e annessi, si ricarica il mezzo e via in direzione S.Vito lo capo (TP)!
L’aria fresca del mattino e la splendida statale tirrenica ss113 ci fanno macinare km come se niente fosse e alle 10 siamo già nel capoluogo siciliano. Non me ne vogliano i palermitani, Robbier fra tutti, ma andando spesso in centro a Catania credevo di conoscere bene il caos del traffico di una grande città disordinata. Ma Palermo ha superato ogni mia aspettativa, gente che supera da destra e da sinistra indifferentemente con qualsiasi mezzo e a velocità folli. Eravamo ai primi di agosto, come fate a guidarci nelle ore di punta invernali???
La scarsa segnaletica ci ha fatto girare un po’ a caso prima che l’istinto di orientamento ci ha portati sulla giusta via. Arrivati a S.Vito eravamo ustionati dal sole cocente e siamo andati subito alla ricerca di una farmacia. Sistemati nel campeggio riflettevamo su dove eravamo riusciti ad arrivare: all’altro capo della Sicilia!
S.Vito è splendida, spiaggia finissima e mare stupendo, a due passi dalla riserva naturale dello zingaro. Tutto perfetto a parte che mi accorgo di un problema al Beverly: l’acceleratore non torna bene indietro e il mezzo rimane accelerato!
Panico! Mi preoccupo molto, non tanto per il problema in se, ma perché penso che sforzando la manopola il filo potrebbe cedere e noi siamo nel punto più lontano da casa! Ecco che mi tornavano in mente decine di discussioni su questo forum che “esaltavano” la poca affidabilità del nostro mezzo e pensavo: “ma chi me l’ha fatto fare???”.
Per fortuna il problema si è rivelato un falso allarme: un piccolo elastico messo incautamente sulla manopola del gas, si era incastrato creando attrito alla manopola stessa! Un peso dallo stomaco si era sollevato e stavo per scagliarlo sull’incauto/a responsabile delle mie preoccupazioni! :lol:
Ripartiamo a malincuore da S.Vito in direzione Ribera (AG) lungo la ss115 molto scorrevole e molto (troppo!!!) dritta e noiosa, per non parlare degli interminabili cavalcavia a decine di metri di altezza, con forte vento laterale e protetti solo da un semplice guard-rail alto (basso) meno di un metro! Un incubo!
Ribera non ci entusiasma molto, mare “normale”, campeggio squallido, quindi decidiamo di ripartire subito l’indomani senza l’ormai consueto giorno di riposo.
Proseguiamo sulla ss115 passando da Agrigento e lungo la valle dei templi, per arrivare a Punta Braccetto (RG) e pochi km da Marina di Ragusa. Campeggio splendido, molto pulito e ben attrezzato (avevamo anche il bagno privato!), spiaggia fine e mare buono. Recuperiamo il giorno perso a Ribera stando un giorno in più a Ragusa, ma al terzo giorno è ora di ripartire in direzione Giarre.
A malincuore smontiamo la tenda per l’ultima volta, carichiamo il fedele destriero e si parte. Torniamo a casa dopo essere passati per Siracusa e tiriamo le somme: 1400 km percorsi in 8 giorni, 8 province toccate (ci è mancata solo Enna), abbronzatura invidiabile (merito più che altro della guida sotto il sole che della spiaggia) e tanta ma tanta voglia di ripeterci, magari cambiando isola…
La Sardegna il prossimo anno sarà nostra!
S.Vito lo Capo (Trapani)
La valle dei Templi (Agrigento)