Ciao Beverlysti. Siam rientrati domenica da un bel viaggetto in terra croata, ovviamente in Beverly, e mi andava di scrivere due righe a proposito, per raccontare un po'di sensazioni, emozioni e momenti in sella al nostro fedele destriero.
.Vediamo un po' come iniziare.
10 Agosto 2007, venerdi. Ore 19.00 Dopo aver "conciato" per le feste il caro Benny e aver messo qualcosina nello stomaco, si parte alla volta di Ancona, dove arriviamo in un' oretta e mezza, minuto più minuto meno.
La partenza è prevista per le 00.00, ma preferisco sbrigare subito le formalità per l'imbarco (mentre Dany fa da fedele guardiana a Benny imbacuccato di borse e quant'altro) visto che la fila per il check in è minima (un'ora dopo c'era il mondo 8O ). Tra una chiacchiera e l'altra con i numerosi viaggiatori a due ruote presenti, arriva l'ora e ci si imbarca. Sette lunghe, sfinenti e noiose ore di traghetto sono il prezzo da pagare per raggiungere la costa croata(avevamo le poltrone :x )
Arriviamo alle 7.00 circa al porto di Zadar. La nostra destinazione è l'isola di Pag, abbiamo l'appartamento a Novalja. Ne pag ne Novalja sono indicate al porto di Zadar. Ma poco ci vuole, e in un inglese scolastico abbozzato :oops: ,strappo informazioni a riguardo ad un autoctono. Si prosegue, la strada che percorriamo non è un gran che bella. A tratti dissestata e l'asfalto non è dei migliori. Dopo un po' di km, in lontananza si scorge il ponte che collega Zadar con l'Isola di Pag. Un po'di foto di rito, attraversiamo. Il paesaggio inizia a cambiare, ha un'aspetto che definirei lunare. Roccia bianca senza un filo d'erba, rocce rocce e ancora rocce, sullo sfondo un mare incantevole, ed ecco dimenticati i postumi del viaggio in traghetto.
Si riparte, e dopo pochi km, la strada che ogni motociclista vorrebbe percorrere, magari senza zavorrina
e bagagli. Fighissima. Si viaggia sul crinale della montagna, a sinistra c'è lo strapiombo e sotto il mare, a destra rocce così frastagliate che se uno ha la sfiga di un icontro ravvicinato anche leggero, si bagatta. 75 km di curve e saliscendi, piccoli canyon, il panorama è uno spettacolo, anche se qui e là, ancora ben visibili, si incrociano gli indelebili segni di una guerra non troppo lontana. Comunque Benny se la cava alla grande, pur arrancando di tanto in tanto su qualche salita.
Siamo ormai alle porte di Novalja, sono le 9.00 circa. Il centro appare subito piuttosto movimentato, tanti ragazzi, molti stranieri, mooooltissimi italiani (du marun :? ), e soprattutto pieno di gnocca 8O , di ogni nazionalità e colore.Ho faticato, ma Dany si è arresa all'evidenza,impossibile non guardarsi attorno. Molto molto belle le Croate, soprattutto alte, altissime. Chuisa parentesi vala', che Dany ci sbazzica con il sito :lol: . Alle 11:00 prendiamo possesso dell'appartamento. Non ne siamo particolarmente soddisfatti, piccolo, ma circondato dal verde e con terrazzino sul mare. In fin dei conti dobbiamo lavarci e dormirci, poco importa. Una doccia e un paio d'ore di sonno, la voglia di mare inizia ad avere il sopravvento. L'isola offre una moltitudine di spiagge e spiaggette, alcune raggiungibili facilmente, altre che costringono ad affrontare strade sterrate, talmente ripide e ciottolose che vorresti che per incanto il tuo Bev si tramutasse in un Transalp.
La prima settimana vola via tra una spiaggia e l'altra, una passeggiata pomeridiana tra ulivi secolari e serate che iniziano con tramonti mozzafiato.
Una tappa che mi ci ha un po'preoccuopati, è stata quella ai laghi di Plitvice. Preoccupati perchè c'erano 175 km di strada desertica e desolata da affrontare, nell'entroterra Croato. Vi giuro, la strada piu' angosciante che abbia mai fatto in vita mia. Nessuna forma di vita ne umana ne animale per almeno 100 km. Qui e la' casa abbattute, palazzi mitragliati, e campi non ancora sminati. Ho supplicato Benny di non far scherzi. 8O .Arrivati finalmente, ci godiamo il posto,bellissimo, il verde e l'azzurro dell'acqua sconfinano oltre la vista umana.Acqua, acqua, acqua ovunque anche sotto i piedi (camminavamo sulle delle passerelle di legno), pesci rossi enormi, si vedono talmente bene che non sembrano immersi nel lago. E verde, tanto verde ovunque, fino alla grande cascata. Quest'ultima, non è in piena ad Agosto, e non appare come l'avevamo vista nelle guide, ma è bella davvero. E' valsa la pena strapazzarsi un po' per ammirare questi spettacoli della natura. Tante altre sono state le tappe, ci sarebbe tanto e tanto ancora da raccontare ma non voglio menarvela oltre. Tirando le somme, il viaggio è stato molto bello,la gente ti tratta con cordialità, sono puliti e fanno di tutto perché tu trascorra piacevolmente le ferie, non è mai mancato niente e nessuno ha mai rubato o tentato di rubare qualcosa. Abbiamo mangiato benissimo, spendendo poco davvero. Il Bev, nonostante la media cilindrata, si è rivelato per l'ennesima volta un affidabile e prestante compagno di viaggio. Non ha avuto paura di sterrati, ha solcato asfalti roventi e sopportato temperature asfissianti, segnando sul suo curriculum vitae, quasi 1400 km percorsi in terra straniera.Insomma, gli ingredienti giusti per una ottima vacanza. La Croazia mi rivedrà presto.