Dico la mia (rectius: ripeto la mia; l'ho già espressa in altre occasioni). Credo che il problema dell'inaffidabilità del pneumatico sia generalmente sopravvalutata, gettare via qualcosa che é ancora utilizzabile rischia di rendere concreto l'obiettivo di un distorto sistema economico che ci vuole consumatori forsennati a tutti i costi. E' ben vero che se le gomme inaffidabili sono quelle di un mezzo a due ruote, le remore devono essere maggiori rispetto a quelle di un'autovettura (sempreché non si abbiano "velleità rallystiche").
Dal mio punto di vista penso che il problema maggiore legato ad una gomma indurita possa essere legato alla frenata, piuttosto che alla guida in curva, per quest'ultima ipotesi - salvo i casi di asfalti viscidi o di pioggia - che la gomma cede, ci se ne rende conto e generalmente si adatta la guida, per le frenate improvvise, é tutta un'altra cosa.
Per quanto mi riguarda, la cosa che più di ogni altra mi ha spinto a cambiare le gomme in passato, é stata la deformazione della sezione delle gomme che tendono a "spiattellarsi" dietro e a diventare una sorte di cunei sull'anteriore; la conseguenza sono barcollamenti in curva che rendono incerta (e da fifa) la guida.
In sintesi sarei per una frequenza di cambio legata al tipo di uso ed al tipo di guida: a me che strapazzo attila in montagna in primavera ed in estate, crea problemi la gomma deformata dall'uso piuttosto che vecchia, anche perché l'asfalto drenante che si trova nei posti di montagna da me frequentata riduce di molto la differenza tra vecchia e nuova; in città, in prossimità di rotonde ma anche altrove con l'asfalto liscio e lucido, credo che una gomma vecchia obblighi ad una cautela assai maggiore.
Per concludere, ti suggerirei di cambiarle; quando lo farai ti stupirai nel notare come il mezzo si pieghi da solo e senza sforzo (con quel chilometraggio un certo spiattellamento é inevitabile); ciò ti permetterà di raccogliere anche l'invito di masu, rinnovando un virtuale gemellaggio tra le vostre città