innanzitutto inizio ringraziando
Robbier9 e
Murzino che sono stati due grandi beverlysti e due grandi ragazzi, simpaticissimi e di compagnia. ringrazio anche i due ragazzi "leonardisti" che ci hanno accompagnato in questo mini raduno veramente sensazionale e che sono stati i due foto reporter della giornata... ma adesso il resoconto.
la notte prima mi ritiro alle 2, sconsolato per le poche ore di sonno che mi rinamevano, chiudo gli occhi e suona la sveglia, driiiiin... sono già le 7,45 e devo alzarmi per recarmi al punto di ritrovo con robbier. arrivato davanti al bar aspetto una decina di minuti ed ecco arrivare robbier sul suo 250. poco tempo per i convenevoli, ci si saluta e si va subito al piazzale giotto ( punto di ritrovo del raduno). dopo una breve attesa spunta un ragazzo su un beverly 250 grigio, con gli occhiali da sole e l'aspetto da gran figone: "ciao ragazzi"... questo è il saluto di murzino, che si presenta con una stretta di mano a me e robbier. un buon passo, siamo in tre... dopo un quarto d'ora arrivano gli ultimi due ragazzi, ci si presenta, si fanno le prime fotine e pin fine si monta in sella e si parte per piana degli albanesi dopo aver compilato un foglio di presenza al radunozzo. facciamo kilometri con robbier come unico aprifila, mentre io, murzino e giuseppe, insieme a luigi ci alterniamo dietro di lui. a questo punto arriva la parte bella del racconto, perchè ltre ai venti kilometri di strada normale ne abbiamo fatto almeno dieci in una mulattiera ( stradina di montagna sterrata ) rischiando un po, diverse volte, deraponi e cadute stile motard. presa la strada come una passeggiata panoramica, ci dirigiamo finalmente al lago di piana. arrivati incontriamo un gruppo di boys scout che si volatilizza misteriosamente, ma non di meno ci immergiamo nella vegetazione e costeggiamo il lago fino ad un molo pieno di gabbiani ( saranno stati quasi un centinaio). percorriamo tutto il molo e facciamo altre foto, quindi decidiamo di tornare alle moto perlustrando un po la zona. nelle vicinanze troviamo una specie di gondola dove facciamo diverse foto ( abbiamo riso un sacco perchè uno di noi è scivolato ed è finito con un piede dentro una pozza di acqua putrida dentro la barchetta... vero peppe?). fatto tutto ciò, ci rimettiamo in sella e decidiamo di andare al paese a mangiarci i famigerati cannoli di piana... appena arrivati un bar parcheggiamo le belve ed entriamo. avvicinatici al bancone troviamo un uomo che parla con la commessa in una lingua che ho definito, insieme a robbier9, un misto tra aramaico, greco antico, arabo e ostrogoto... si, la lingua locale. mangiamo i nostri bei cannoli e i pezzi di rosticceria e guardiamo gli orologi: sono le 13, meglio cominciare a far la strada di ritorno. tra le curve di andata ci alterniamo come aprifila io, robbier e murcino, variando il passo da lento a svelto. ad un certo punto il mio proverbiale senso di orientamento mi fa riconoscere la via che percorriamo e mi fa intuire che sono vicino casa, quindi mi affretto a salutare gli altri ed annunciare la mia separazione dalla "carovana". dopo circa 5 minuti arrivo a casa e finalmente mi rendo conscio della meravigliosa giornata passata in compagnia di amici con la stessa passione, le moto! viva il beverly, viva tutte le moto che fanno battere il cuore agli uomini e alle donne.





