Beverly Club

salve a tutti ! La settimana scorsa sono andato a ritirare il mio beverly con un furgone che mi ha prestato una persona . Un nissan vannette  distrutto !! non vi dico. Comunque questo furgone aveva un antifurto molto semplice e efficace.  in pratica bisognava tenere il dito a contatto con una vite del cruscotto . era proprio una semplice vite non un pulsante. sono rimasto affascinato da questo antifurto perchè era molto semplice. Gia ne avevo sentito parlare e da come ricordo è un antifurto molto vecchio che veniva usato anni fa. Ieri mi chiama un mio amico che è dal suo elettrauto e mi dice che lui lo installa per una 40 di € .  Cosa ne pensate? Lo conoscete ? Sapete spiegarmi un po come funziona?  Avevo pensato di usare una delle tante viti del nostro retroscudo.... fatemi sapere un po . 
                                                                Niky ;D ( smile )

non capisco cosa sia XD

per far partire la macchina o la moto , mentre giri la chiave per l'avviamento devi tenere il dito su questa vite per fare da massa e la macchina va in moto.

tutto qui?qualche dettaglio? e se provi ad accendere senza toccare la vite?

lo conosco è, molto vecchio come antifurto, con il tatto del dito si va a chiudere un circuito e, quindi il motore parte, gli elettrauti di una certa età sicuramente lo conosceranno, ciao

Mi piacerebbe saperne di più... Qualche altra info c'è?

infatti ... è proprio come dice damian. L'elettrauto ha solo chiesto al mio amico se il motorino aveva una bobina tutto qui ( la risposta è ovvia).
Se non si tiene il dito a  contatto con la vite gira solo il motorino d'avviamento ma non avviene lo scoppio  , proprio perchè non scocca la scintilla perchè la bobina è staccata.
Ragazzi fate qualche domanda a conoscenti anche piu anziani , perchèl'antifurto è proprio rudimentale ahahah ma secondo me ha il suo effetto positivo.
Ricordo che io monto un antifurto della gemini che se stacco la batteria  si disattiva subito. invece questo antifurto se stacchi la batteria non si disattiva , se distruggi il rocchetto di accensione non si disattiva quindi a mio avviso è efficace anche perchè  un po dimenticato...
 aaaa dimenticavo una cosa importante ... mentre si gira la chiave e si tiene il dito sulla vite , si deve afferrare la chiave sulla parte metallica con il polpastrello

Ok grazie per le info ora ho capito come funziona :)
e ti assicuro che è na vera cretinata :D

Prendi il positivo del blocchetto del code chiave lo passi sulla vite mentre il negativo rimane sempre sul blocchetto. Al momento del accensione il TUO corpo diventa un gigantesco conduttore :P In pratica TU funzioni come un filo di rame il negativo passa sul metallo del blocchetto ed il gioco è fatto. E' un po un riassunto del funzionamento spero si capisca :)

Ciao,
@mao288
il riassunto si capisce benissimo, ma manca una piccola appendice: nel caso del Beverly (chiave codificata, che richiede di NON essere messa in prossimita' di campi magnetici pena problemi dovuti a smagnetizzazione/perdita del codice) che cosa ne pensa il transponder? Non e' che si "incavola" come una belva?
vingiul

Mah, ragazzi, secondo me un dito non può portare tutti gli ampére necesari per far girare il motorino d'avviamento; potrebbe essere che "il dito" chiuda la bobinetta (la chiamo così perché se dico "bobina" ci si confonde con quella del veicolo) di un relé "autoeccitato" e allora si che il fenomeno avrebbe un senso, e la corrente in gioco sarebbe bassissima.

Un relé autoeccitato (o autoalimentato) é un relé con bobinetta a 12V e 2 contatti normalmente aperti (o "NO"); l'alimentazione della bobinetta passa anche tramite uno dei due contatti, e perciò il medesimo in stato di riposo é disalimentato perché il circuito é aperto. Basta però alimentare un attimo la bobinetta tramite un ponte-pulsante che chiude esternamente i due contatti perché l'alimentazione si inneschi e il relé tenga da sé il contatto chiuso e quindi la propria bobinetta alimentata. Tale "ponte" può essere fatto con le dita, la corrente in gioco é davvero bassa. L'altro contatto logicamente viene utilizzato per chiudere il circuito principale, quello che porta la corrente pesante, e quindi il transponder non avrebbe nulla da ridire. Però mi dovete spiegare che senso ha montare un dispositivo del genere su un veicolo dotato di transponder, visto che la funzione anti-avviamento sarebbe la medesima.

... ma impossibile in moto perchè se con un dito tocco la vite (mano sx) e con l'altro tocco la parte metallica della chiave (mano dx) non si può premere il tasto dello starter.

Oppure puoi toccare la vite con la lingua...  :D scherzo;

La sequenza é:
- accendi il quadro con la chiave;
- tiri la leva del freno sx e tieni tirato (questa é la "massa");
- sfiori la vite segreta e il relé si chiude (o "eccita") e rimane eccitato, quindi puoi staccare subito il dito;
- esegui l'avviamento con l'apposito pulsante.

Il tutto ti porta via mezzo secondo in più, e il gesto può essere talmente rapido e naturale da passare inosservato a chiunque.

L'antifurto si riarma ogni volta che spegni il mezzo, automaticamente.

Il ladro che non lo sa ha un bel da smanettare... ma anche il mekka che ti fa il tagliando, ocio.

Consiglio a chi fa questa modifica di mettere due faston maschio-femmina di esclusione antifurto da qualche parte accessibile, per vari validissimi motivi:
- non si può spiegare a meccanici, gommisti e amici dove hai l'antifurto e come si esclude, perché é rischioso;
- ogni volta che il mezzo non parte viene da sospettare il relé (che poi regolarmente non é);
- in caso di effettivo guasto del nostro relé non rimaniamo a piedi.

Vingiul io ho fatto un banalissimo sunto di come funziona e me ne so andato per una vaghissima idea essendo cmq molto ma molto giovane per conoscere questi vecchi trucchi :P

Però è molto utile devo dire la verità.

Complimenti Skappamento mi è piaciuta la tua spiegazione ;)

Ciao,
@mao288
la mia era una domanda provocatoria, per sottolineare il problema del transponder.
vingiul

skappamento ottimo il tuo sistema... non so se sia lo stesso di quello che vuole montarmi l'elettrauto ma mi sembra molto valido... ci vorrebbe solo una bella guida con tanto di foto !!! io faccio un po skifetto in elettronica :(

Ti disegno uno schema; purtroppo non conosco ancora l'impianto elettrico del beverly, ce l'ho da 1 mese, il posto più comodo é vicino alla bobina del mezzo (domanda ai colleghi: é sul fianco dx della sella??). Un tuo amico anche elettricista solo x passione dovrebbe sapertelo produrre e collegare, é più un lavoro di bricolage che elettrico. Il relé é un 2NO min 10A 12V e se lo trovi con i faston (negozi di autoricambi) non devi avere il saldatore a stagno.

il mio amico non è elettricista ... ha solo chiesto info al suo elettrauto e vuole 40 /50€ . comunque la bobina penso di averla vista quando ho cambiato pochi giorni fa il regolatore di tensione..

Hai cambiato il regolatore? Diamine, lo sento dire spesso.. ma se ne rompono tanti??

Un relé costa 3-4 euro, mettici 2 euro di faston e fili... forse una fascetta da 2cent... il resto é lavoro e "segreto professionale" dell'elettrauto ;)

si ho cambiato il regolatore...pensa che il mio beverly ha 3580 km !! fanno prp schifo... la ducati mi ha proprio deluso. ma come si fa!!

C'é un'alternativa?

alternativa in che senso? alternativa al regolatore ducati? se ne fanno di altre marche?

Si. Oppure se va bene quello di altri mezzi. Ha il transponder che "rompe" oppure é un pezzo a sé?

Guarda che ho trovato:

http://www.qsl.net/iz7ath/moto/regolatore/regolatore01.htm

mi dispiace ma la pagina web non si apre.
comunque io per principio , proprio perchè quelli originali fanno schifo e si rompono ne ho preso uno alternativo che come mi ha detto il mio ricambista è piu resistente dell'originale... comunque vada sia l'originale che l'aftermaket potranno durarmi 10 giorni come tutta la vita del motorino ma io ho deciso di provare un altra casa.

Ricopio qui la prima parte (riferito a moto africa twin):

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Sono da  tempo possessore di una Honda Africa Twin 750 (prima modello RD04 del 91 ora una RD07 del 2002): un vero e proprio carro armato sotto il punto di vista meccanico ma con qualche punto debole nel campo elettrico:
il regolatore di tensione.

Comunque frequentando forum e newsgroup specifici ci si rende conto che quello del regolatore di tensione sembra essere un dramma diffuso tra i motociclisti;
per quel che riguarda la famiglia AT, sembra che il modello RD04 sia il piu' suscettibile a tale guasto;
dopo aver speso circa 200 euro per sostituirlo con uno originale, ho cercato di analizzare il problema.

IL PROBLEMA

Allora la maggiorparte dei regolatori in commercio e' composta da un ponte trifase ad onda intera come raddrizzatore e da 3 diodi SCR in funzione  di regolatore; completa il tutto un comparatore che, nello specifico, dovrebbe essere costituito da un transistor, uno zener e un condensatore (ho aperto il regolatore bruciato);

gli SCR cortocircuitano a massa "il di piu'" per mantenere la tensione costante tra 13 e 15V;
cortocircuitare a massa significa dissipare in calore una bella quantita' di energia: calore e vibrazioni sono i mali peggiori per un componente elettronico......e la frittata e fatta!
(per fare un paragone, e come se, per mantenere ad un certo livello la quantita' di acqua in un serbatoio, buttassimo via tutta l'acqua in eccesso; molto piu' semplice chiudere il rubinetto e riaprirlo all'occorrenza - ovvero usare una tecnica PWM o simile).

Nella RD04 il regolatore e' sulla fiancata DX, sopra il serbatoio di espansione del liquido refrigerante ma anche sopra la marmitta; provate a mettere una mano vicino e vi accorgerete del calore che il terminale di scarico emana;
in piu' aggiungete il fatto che il lato Dx sembra essere il piu' caldo (pensate al calore che sentite vicino al piede DX proveniente dal motore, calore che, seppur spostato dal vento, lambisce la fiancata DX.
A tutto questo aggiungete il calore proprio del regolatore e vi accorgerete del perche' questo non deve avere vita longeva.
Infatti sui modelli successivi il regolatore e' stato spostato sul lato SX;
Inoltre non capisco perche' sia stato usato un dissipatore su un solo lato; il  lato posteriore (quello dove c'e' la resina) scalda quasi piu' del lato col dissipatore!

Altro nemico sono le vibrazioni e di sicuro su un bicilindrico quale la nostra AT queste non mancano, eppure il regolatore e' fissato direttamente al telaio in due punti con due bulloni.

In conclusione ecco quali sono le principali cause di rottura del regolatore di tensione (in ordine di importanza):

1) la posizione del regolatore e' assolutamente inopportuna; nell'ipotesi di una rottura nello scarico (dopo anni succede) il regolatore ha la vita segnata;
rimedio: spostarlo.
2) il calore generato dallo stesso e' sempre eccessivo: un dissipatore aggiuntivo e delle ventole (o qualsiasi sistema che aiuti a dissipare il calore in eccesso) aiutano a dissipare meglio questo calore evitando al regolatore di lavorare al limite (non c'e' nulla che tenga, per una questione fisica, oltre una certa temperatura, i semiconduttori si danneggiano);
3) Vibrazioni: sono sempre pericolose per le delicate giunzioni dei semiconduttori, attenuarle non puo' che far bene.

continua...

Ciao,
guardate nel mercatino, Marrocco vende regolatori modificati, e da' garanzia a vita... costano un po', ma pare ne valga la pena.
vingiul

ottimo questo articolo...diciamo che un po mi era passato perla testa il fatto del posto  poco ventilato. per le vibrazioni io opterei per usare del silicone. smonterei il regolatore e con del silicone creerei degli anelli spessi pochi millimetri attorno al foro filettato e lascerei asciugare una notte. una volta asciutti rimonterei il regolatore di tensione , verificando che non oscilli e che siaben saldo.  Il silicone è tra i migliori materiali che assorbono le vibrazioni.  Pensate che nei go kart , sulle testate di alcuni motori , tipo piston port , vengono completamente riempite le alette di dissipazione con il silicone , per evitare rotture e crepe !

Buona idea. Però se usi viti metalliche per serrare il tutto, e sopratutto se il regolatore é fissato di taglio (e lo é), le vibrazioni si possono propare lungo le viti che sono rigide. Bisognerebbe usare un supporto interamente in silicone, oppure usare rondelle elastiche sopra e sotto la testa della vite con in mezzo il regolatore. Bisogna fare delle prove.
Io non ho ancora smontato il fianchetto del regolatore, per cui non so com'é sistemato; se é come nella foto allegata estratta dal manuale d'officina (se é quello), non c'é spazio per un'aletta tipo processore-pc per il raffreddamento (2° miglioramento  ;)). Magari ci potrebbe stare una ventolina 12V.

no non è quello . quello penso che sia la centralina dell'antifurto o addirittura la centralina motore , anche se io la centralina motore l'ho vista (in alcune foto) al lato al cannotto dello sterzo e non davanti come in questa foto. il regolatore di tensione lo puoi vedere benissimo se ti inginocchi a terra di faccia alla marmitta. girando la testa , sotto al fianco destro vedrai 2 scatolette... la prima , la piu piccolina dovrebbe essere la bobina d'accensione(mi pare) , la seconda ,  piu grande , metallica e alettata è il regolatore di tensione che è fissato con due bulloni ... tutto qui.

Ah grazie, capito, é il pezzo 3. Lo smonterò a breve per studiare una soluzione :D Dal disegno pare ci sia anche una placca metallica dissipatrice di supporto, per cui mi viene da supporre che gli anelli di silicone vadano messi nella parte piastra-telaio e non dissipatore-piastra perché farebbero l'effetto opposto. Ma c'é una pasta termica tra i due elementi - come nel pc - o sono solo uniti così?

pasta termica tra dissi e regolatore... penso proprio di no è un unico pezzo... senò avrei messo un po di artic silver  all'argento  ;D !!

ci metto il mio dissipatore noctua del pc XD :D ;D

Quella era l'idea!! Noo???  ???

mmm sirius pensavo un po di azoto liquido ahahahah

certo così lo overclockiamo pure ahahahahahahahahah ;D

secondo te la power commander?? che é??  ;)

va bè quella è una centralina non è un regolatore XD ;D